Stesso giorno, seeing pessimo dovuto alla scarsa altezza sull’orizzonte di Venere poco prima del tramonto sul mare toscano.
Col fidato C9,25, per diminuirne la luminosità, ho usato un filtro W47 abbinato alla Basler acA-640 mono; dettagli dell’atmosfera non se ne vedono ma la fase è evidente.
Jupiter, 07/09/2013
Telescope: SCT C9,25
Camera: Basler acA640-100gm
Barlow: Baader Abbe-Zeiss @ 2,6x
Filtri: RGB ccd Baader
FocalLength: 6410mm
Diameter: 35.25″
CMI=212.1° CMII=216.7° CMIII=350.2°
Resolution=0.18″
Seeing: 6/10
Trans: 9/10
In terra toscana, dopo una notte di osservazioni, risate ed incontri strani ecco spuntare da dietro al monte il gigante gassoso in tutta la sua magnitudine. La web e i filtri, montati per tempo, cominciano a scaricare dati di cui questo è il miglior risultato. L’ora è tarda e sono stanco ma soddisfatto.
Il Cigno e la Lira sopra Fiano, 10/08/2013
Primio tentativo con il minitrack montato sul cavalletto,
primo tentativo con la DSLR (Canon 20D mod con filtro baader e obiettivo EF 17-85mm a 17mm),
primo tentativo con Nebulosity 3 (infatti non ho ben capito come settarlo incontrando poi non pochi problemi per tirare fuori il colore e perdendo i metadati delle foto),
Somma di due pose da 3 minuti della zona del Cigno e della Lira sopra casa mia e due dark.
L’inquinamento luminoso di Torino (ad una ventina di km in quella direzione) ingoia la Via Lattea appena percettibile…aspettando cieli più bui.
Software usato: Nebulosity 3, DeepSky Stacker, PS CS
Startrails e…del 26/05/2013
Canon modificata alla perfezione da Stefano Seveso di Artesky, io curioso di provarla, scelgo la notte meno adatta tra le poche, terse e trasparenti, che questo maggio ci ha concesso. Poco tempo a disposizione, Luna illuminata al 95% (anche se ancora bassa ad est) e freddo invernale mi fanno optare per un veloce e casalingo startrails (la scia che le stelle disegnano sulla volta celeste per via della rotazione terrestre).
Canon sul cavalletto in giardino, obiettivo con focale corta innestato, il tutto collegato al notebook e controllato con Nebulosity2: immancabili le imprecazioni per settare il software correttamente visto che la versione 3 si rifiuta persino di riconoscermi la DSLR (ci riproverò con più calma).
Imposto 100 scatti da 45 secondi l’uno e mi rintano al calduccio, ci si rivede tra un’oretta e mezza. Il tempo passa e son curioso, torno in giardino ma ho subito due sorprese: la Canon è spenta (batteria scarica), impreco ma poi leggo che comunque ci sono 98 scatti; che botta di fortuna! No, la lente si è appannata per il freddo…rapida occhiata ai frames e scopro che di utili ne ho una cinquantina: me li farò bastare, ma reimpreco! Poi Startrails e PS fanno il resto.
Sulla sinistra sono anche ben visibili le scie di due Iridium Flares, verificati sulla carta sottostante
(da Voyager 5.1).
Ingrandimento degli Iridium Flares |
Mappa stellare estratta da Voyager 5.1 |
Saturn 15/04/2013
La serata comincia con un seeing pessimo, ma siamo in ballo e balliamo. Collimo su Arturo, alto a sud est, e mi rintano un’oretta in casa in cerca di un po’ di relax nell’attesa che Saturno si mostri.
Intorno alle 02:00 sono in postazione, il telescopio è in temperatura pronto al decollo, la Basler invece non c’è verso di farla correre col mio notebook ormai anzianotto.
Spero che per una volta il seeing mi sia almeno favorevole, non è così: lo valuto con un 6/10 della scala di Pickering e l’immagine bolle non poco anche se per brevissimi lascia intuire qualcosa di buono e allora si parte con la quadricromia. Il sud nella foto è posizionato in alto, acquisizione con Firecapture, stack dei frames con Autostakkert, wavelet con Registax, livelli con PS. Ecco il mio primo Saturno in attesa dell’opposizione del 28 aprile!
Venus transit, 06/06/2012
Planet Opposition Dates
Durante la lezione di astrofotografia planetaria col gruppo Hubble, mi è tornata per le mani una tricromia di Marte con luminanza in IRpass di fine marzo.
Ricordo solo che fu una serata con seeing implacabilmente mediocre, mi aveva portato a premere quel pulsantino REC più per puro esercizio nella ripresa coi filtri IR RGB, arte per me ancora oscura, che per trovar soddisfazione.
Mars, 31 marzo 2012
Uranus, 03 agosto 2011
Partiamo dall’inizio:
serata serenissima (finalmente, in Piemonte è ormai più unica che rara), decido di montare per fare anch’io la mia brutta figura con i “Giovi” eccezionali di Marco Guidi &co.
Intorno alle 00:00 capisco che le zanzare hanno deciso di organizzare il porceddu arrosto (non ci sono più i pipistrelli di una volta) e che il porceddu sono io nonostante la maglia a maniche lunghe, e non sia ancora arrosto.
Così tra una veloce sbirciata a M15, Albireo e altre amenità passo a settare un po’ il tele (ormai acclimatato) per la ripresa; tra una ruota portafiltri, una barlow, una web e il prurito del banchetto omogeneamente diffuso su tutto il mio corpo (nocche delle dita comprese) alzo gli occhi al cielo e noto che comincia a farsi lattiginoso…parte la litania delle imprecazioni.
Sono le 02:00 e tra un acciderbolina e un pofferbacco faccio appena in tempo a vedere Giove nascondersi dietro le nuvole, ormai diffuse ovunque.
Per dare un simil-senso alla nottata decido di puntare l’unico angolo di cielo ancora sgombro (seppur già poco trasparente) che mi presenta un Urano flebile, basso, e posizionato sulle luci di Torino: ottimo, praticamente la situazione incubo di ogni astrofilo!!!
Non ho mai fatto ed elaborato una ripresa RGB, cosa c’è di meglio che tribolare coi filtri per ottenere un risultato scarso???
Quindi attacco il terzo gigante del nostro Sistema Solare, reso piccolo da una distanza da noi pari a 19,46 UA (quasi 3 miliardi di km!!!), ed ottengo una palla di neve blu…una gran bella esperienza.
Smonto e vado a dormire, tanto ormai è tutto nuvolo!
La prima elaborazione è una un punto nemmeno troppo realistico come colore ed assolutamente rumoroso, ma come già detto è la prima volta che uso i filtri RGB e che li elaboro, così decido per una secondo tentativo cambiando qualche parametro.
Utilizzo Registax6 per i allineare i 3 canali, sommo 600 frames per colore e, ottenuti i Fits, li allineo sempre con Registax ma la ver5.1 (la ver.6, non so per quale arcano motivo, mi rende un semaforo invece di un pianeta), il risulato però mi sorprende tanto da farmi osare pure un resize del 200%, che regge decisamente bene.
Come primo tentativo posso dirmi soddisfattissimo, alla prossima…meteo piemontese permettendo!
Il Sole, 28 maggio 2011.
Monocromatica |
Colori |
Finalmente riesco a mettere le mani su un Lunt 60mm BF1200 di focale 500mm generosamente prestatomi dal Circolo Astrofili Pinerolese Polaris di cui faccio parte; questo “strumentino” si presenta bene nella sua valigetta metallica, massiccio nella meccanica e non mi resta che montarlo sul mio C9,25 con l’attacco fotografico.
Provo subito a dare una sbirciata e, dopo aver aggiunto una piccola prolunga i dettagli (seppur non molto evidenti come nei giorni passati) vengono egregiamente risolti, il che accresce la mia fame di immagini.
Parto associandogli la Basler 640 mono, con barlow 2x (anche se in realtà è tirata un poco di più), punto dritto ad un paio di brillamenti ed una bella protuberanzea scaricando una raffica di filmati con diversi settaggi (la Basler è un gioiellino ma la mancanza di un software d’acquisizione dedicato la rende “nervosa” più di un cavallo ombroso). Ma i dettagli degni di ripresa oggi non sono molti così decido di provare a risolvere un’immagine che rendesse il disco solare intero; per far ciò uso il sensore più grande della PointGrey a fuoco diretto e riprendo la nostra stella dividendola in due emisferi che andrò poi ad unire successivamente con un mosaico (quello in alto).
L’immagine al monitor è straordinariamente nitida, per cui non ho difficoltà a raggiungere un fuoco perfetto ed ..AAAAZIONE… l’elaborazione successiva confermerà la bontà delle riprese e della strumentazione utilizzata; soddisfatto smonto, rientro e mi metto a giocare con i frames ed i software di elaborazione dei singoli fotogrammi, dopo un pomeriggio davvero interessante e divertente…molto divertente!
Colorata con PS |
Monocromatica |
Macchia solare colorata con PS |
Monocromatica |
Foto AAPOD del 15 giugno 2011 |
L’ AAPOD in versione colorata |